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Montenero Sabino, con buona probabilità è stato fondato, agli inizi del XI secolo, con lo svilupparsi della politica territoriale dell’Abbazia di Farfa. Infatti il paese di Montenero è menzionato per la prima volta nel Regestro Farfense del 1023. Sorge su un alto sperone roccioso, di forma allungata, tra i Monti Sabini, e deve, molto probabilmente, il suo appellativo Nero, alla fitta vegetazione, caratterizzata dal fogliame verde scuro del leccio, che tra questi monti cresce rigoglioso. Appartenne ai Lavi, e tra la fine del XIV e inizi XV sec. passò, come tanti altri borghi della zona, agli Orsini. Nel 1644 venne acquistato dai Mattei del ramo di Paganico. Fu il papa Clemente X (1670 – 1676) ad accordare a questa famiglia, il passaggio da feudo a ducato di Montenero. Della struttura originaria del castello si conserva soltanto il torrione, le trasformazioni avvenute nel quattrocento hanno cancellato l’immagine del castello, per lasciarci un edificio che fortemente richiama i palazzi baronali dell’epoca. La chiesa parrocchiale di San Cataldo, con campanile con due serie di monofore, conserva molto poco della sua struttura originaria. All’interno è possibile ammirare affreschi del periodo barocco. Gli ultimi feudatari di Montenero furono i marchesi Vincenti, che lo acquistarono nel 1755. Una delle principali attività industriali di Montenero Sabino, era l’industria della pietra focaia, ancora fiorente alla fine dell’ottocento, utilizzata sia per la fabbricazione di acciarini, che di pietre focaie per armi da fuoco, quali ad esempio gli archibugi. Sul territorio erano presenti due cave principali, una forniva la qualità nera, dalla quale si può supporre abbia avuto origine il toponimo del sito, e l’altra forniva una particolare pietra focaia, che tirata a polimento, era in grado di competere anche con la più fine agata d’oriente. Nella seconda metà dell'Ottocento a Montenero si contavano 539 anime, distribuite in 92 nuclei famigliari, ospitati in sole 84 abitazioni. La maggior parte della famiglie, popolavano e lavoravano la campagna circostante, tutte riunite sotto l'unica parrocchia di S. Cataldo. A Montenero vi erano quattro mercanti di grano, una bottega di liquori ed una rivendita di sali e di tabacchi. Il mulino e il frantoio erano situati fuori del centro abitato, ed appartenevano al Marchese Vicentini.
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Come raggiungere Montenero Sabino |
Prendere l’autostrada A1, uscire a Fiano Romano, prendere la Salaria e poi la SS313. |
Gli eventi |
Gennaio - San Antonio Abate (Gennaio) |
Maggio - S.S. Maria Vergine (Maggio) |
Agosto - San Cataldo Vescovo (Agosto) |
Novembre - Sagra delle Castagne (Novembre) |
Le
Aziende sul territorio |
Numeri utili |
Ufficio Postale: Piazza del Municipio - 0765 324010 |
Ambulatorio - 0765 324061 |
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