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Prima dell’anno mille ed esattamente nel 857, Montorio faceva già parte dei possedimenti dell’Abbazia di Farfa, come si può leggere nelle Cronache redatte dai monaci cistercensi: <>. Il toponimo Monten Aurem (Montorio) si può far derivare dalle varie tonalità, che la vegetazione, che rigogliosa cresce sul poggio dei Monti Lucretili, assume durante le ore del giorno e nel corso delle stagioni, a seconda di come viene colpita dalla luce del sole. Il borgo fu amministrato dall’Abbazia fino alla seconda metà del XIV sec., venne infatti acquistato in quella data dai Savelli insieme a Poggio Moiano. In una bolla del 1339 di Benedetto XII (1334 – 1342) veniva però ancora registrato nei beni dell’Abbazia. I Savelli ne mantennero il possesso fino al 1462. Fu il papa Pio II (1458 - 1464) a confiscarlo alla nobile famiglia romana, e a venderlo ai Cesarini. Soltanto nel 1569, e per un breve periodo, i Savelli tornarono nuovamente ad amministrarlo. Passò successivamente agli Orsini (1577) ee infine, nel 1644, ai Barberini. Una passeggiata all’interno del centro storico di Montorio ci permetterà di rileggere tutte le vicende storiche, artistiche ed architettoniche che lo hanno attraversato. Il nucleo più antico è composto dal Palazzo baronale e dalla sua corte (spesso il Palazzo è appellato anche come Palazzo Corte). Il Palazzo, nato come Rocca a difesa degli attacchi nemici nel corso dei secoli, è stato trasformato in residenza nobiliare. La principale caratteristica del Palazzo, che da sempre ha ospitato le nobile famiglie che alternativamente hanno posseduto questo antico borgo, è quella di avere tre diversi ordini di finestre diversi tra loro. Nel borgo che si è sviluppato attorno alla Rocca, troviamo la Chiesa, un tempo cimiteriale, di S. Leonardo di Noblat, protettore di Montorio. Non è stato possibile stabilire con certezza la data di costruzione della Chiesa; un architettura in stile romanico che ha permesso di datare la chiesa al XIII secolo. Nel suo interno affreschi dello stesso periodo. Recentemente sono stati riportati alla luce altri due affreschi, raffiguranti un’Annunciazione e due Santi del XIV – XV sec.; probabilmente opera dei fratelli Torresani, di origine veronese, al seguito dei Savelli. Al posto del cimitero, al di fuori della Chiesa, è stata realizzata una panoramica terrazza, che permette di far spaziare la vista fino al massiccio del Terminillo. Poco distante dal centro abitato, contornato da boschi di alti faggi e abeti, sorgeva il convento di Sant’Angelo, che purtroppo oggi versa in uno stato di totale abbandono. Il sito era stato scelto dal Beato Amedeo Portoghese ( 1420 – 1484), per raccogliersi in preghiera. All’inizio fu costruita solo la Cappellina dedicata a S. Michele Arcangelo, alla quale successivamente si aggiunse un romitorio, che i francescani di S. Maria delle Grazie in Pontecelli, trasformarono in convento. Sulla Sommità del vicino Monte delle Macchie sorge la Chiesa del SS. Crocefisso, nel cui interno è venerato un crocefisso ligneo del XVIII di autore ignoto. |
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Come raggiungere Montorio Romano |
Da Roma, G.R.A., uscire all'uscita 10, E35 dir A1, a Fiano Romano prendere la dir ss4, via Salaria, seguire la Salaria, poi proseguire in direzione Nerola sulla ss 636 ed infine sulla sp 28a, per circa km 3. |
Gli eventi |
Maggio - Festa di Santa Croce e fiera (1/4 maggio) |
Settembre - Festa della Natività della Vergine, corsa della Stella (8 settembre) |
Novembre - Festa dei SS Leonardo di Noblat e Barbara (patroni) e fiera (6 novembre) |
Numeri utili |
Polizia Municipale: 0774 622223 |
Poste italiane: Piazza dei Bersaglieri, snc - 0774 62662 |
Farmacia: via IV Novembre 97/B - 0774 62215 |
Pro Loco: 0774 62357 |
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